Pomodori che sopravvivono senza acqua? È realtà: lo spray rivoluzionario che sta cambiando il futuro dell’agricoltura

Uno spray rivoluzionario trasforma i pomodori in guerrieri contro la siccità

La lotta contro la siccità nelle coltivazioni di pomodori ha appena subito una svolta incredibile. Nel cuore dei laboratori del CSIC, insieme all’Università Politecnica di Valencia e all’azienda GalChimia, è nata una molecola che promette di cambiare per sempre il destino delle piante sotto stress idrico. Immaginate un pomodoro capace di resistere senza irrigazione, mantenendo vigore e produttività come mai prima d’ora. Questa non è fantascienza: è la realtà che si sta imponendo nel 2025 grazie a uno spray che agisce sulle foglie, attivando la difesa naturale delle piante in modo potenziato, superando i limiti imposti dalla natura stessa.

La molecola icb: il segreto dietro la rivoluzione agricola contro la siccità

È il risultato di anni di ricerca che ha portato alla creazione della straordinaria molecola iCB, acronimo di cianobactina invertita, un composto capace di imitare e amplificare l’azione dell’ormone vegetale chiave nella risposta allo stress idrico: l’acido abscissico, noto come ABA. Questo ormone, prodotto naturalmente dalle piante, ordina la chiusura degli stomi per evitare la perdita d’acqua, ma a costo di rallentare la fotosintesi e quindi la crescita. La scoperta degli scienziati spagnoli risiede nella capacità dell’iCB di attivare i recettori dell’ABA con una potenza superiore, garantendo una chiusura degli stomi efficace e, allo stesso tempo, preservando la capacità fotosintetica della pianta.

Il risultato? Una pianta che non solo sopravvive alla siccità, ma continua a crescere e a produrre frutti. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Molecular Plant, ha già ottenuto il brevetto, aprendo la strada a un utilizzo pratico e immediato in agricoltura convenzionale. Il futuro delle coltivazioni sembra segnato da questa molecola che promette di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la scarsità d’acqua.

Lo spray che fa miracoli: come funziona e perché cambia tutto

L’applicazione dello spray sulle foglie è un gesto semplice, ma l’effetto è straordinario. La molecola iCB entra in azione legandosi ai recettori dell’ABA, scatenando un meccanismo di difesa che la pianta attiverebbe solo in condizioni di estrema siccità. La vera novità sta nel fatto che questo processo permette alle piante di trattenere l’acqua senza sacrificare la loro crescita. Non si tratta di un semplice blocco della traspirazione, ma di un equilibrio dinamico che mantiene attiva la fotosintesi, garantendo energia e vitalità.

In più, l’iCB stimola l’attivazione di geni che producono molecole protettive come la prolina e il raffinosio, capaci di stabilizzare le cellule vegetali quando l’ambiente diventa ostile. Questo doppio effetto non solo aumenta la resistenza, ma accelera il recupero della pianta una volta che l’acqua torna disponibile.

Un dettaglio che fa la differenza: lo spray agisce dall’esterno, senza alterare il DNA delle piante, eliminando così i problemi legali e tecnici legati agli organismi geneticamente modificati. I test condotti su pomodori, grano e vite hanno dimostrato risultati sorprendenti: piante che resistono a lunghi periodi di siccità, mantengono la fotosintesi attiva e si riprendono rapidamente. Questo spray non è un sogno, ma una rivoluzione concreta pronta a trasformare le campagne agricole dove l’acqua scarseggia.